creativi e autoproduzione
RIPARTIRE DA PICCOLI OGGETTI D’USO QUOTIDIANO
Un pugliese che ha conosciuto il design a Firenze, e che dopo una sosta a Londra si è fermato, per il momento, ad autoprodurre il proprio design a Milano: Vito Nesta.
Nato a Corato (BA), classe 88, dopo gli studi d’arte acquisiti sotto la guida dell’artista Pasquale Guastamacchia, è partito alla volta di Firenze dove ha conseguito la laurea in Industrial Design. La contaminazione tra la formazione artistica, prima e quella matematica e geometrica, dopo, è stata la matrice di riferimento per sviluppare oggetti presi dall’uso comune che, ingegnerizzati, fossero nel contempo utili e assai accattivanti.
Anche se molto giovane, Vito ha le idee molto chiare sul suo ruolo nella filiera dell’autoproduzione, si sta concentrando su pochi pezzi ben studiati, curati nella comunicazione e pensati per poter essere acquistati da un target trasversale. Ha tante idee nel cassetto, molte già ingegnerizzate, ma sa che tirarle fuori senza avere la forza produttiva, economica e distributiva è strategicamente sbagliato.
Il tranello più subdolo per un autoproduttore è dover dimostrare di saper fare sempre di più e sempre meglio producendo un catalogo ricco, anzi stracolmo di oggetti che possano appagare l’esigenza di una clientela avida di talenti che però molto spesso è anche cinica (Visita il sito web di Vito).
Per Vito questa scelta commerciale è il risultato della consapevolezza di sé e delle proprie capacità, una lucidità con la quale vuole andare lontano aiutato da una strategia ben pianificata: “da piccolo curiosavo tra gli arnesi di sartoria di mia nonna e passavo ore a guardare i suoi tesori, giocando con quei piccoli dischi colorati. I bottoni, piccoli oggetti che ci accompagnano durante tutta una vita, indispensabili e decorativi.”
Angelo Soldani