DESIGN ARTIGIANALE

creativi e autoproduzione

L’AUTOPRODUZIONE, LA SINTESI DI UN PERCORSO COMUNE E CONDIVISO

Dell’autoproduzione sappiamo sempre di più ed emergono con maggiore frequenza nuove declinazioni di questa attuale modalità di produzione, ma se ci soffermiamo al solo mondo dei progettisti l’autoproduzione si manifesta in poche varianti. Quella più evocativa vuole che il progettista che sceglie l’autoproduzione si cimenti direttamente nella produzione ma spesso è quella meno frequente a causa di normative sul lavoro e fiscali poco aderenti alla realtà.

Una modalità di autoproduzione che invece è molto frequente tra i progettisti è quella strutturata sulla commercializzazione dei propri prodotti surrogando la produzione mediante filiere artigianali presenti sul territorio. Anche questa modalità nasconde qualche complicanza fiscale e gestionale superabile, però, con la una grande motivazione e impegno se si è da soli ma se la si affronta in gruppo c’è bisogno anche di un grande affiatamento. Poi se si è in due e magari anche marito e moglie, la complicità diventa l’ingrediente segreto come per Andrea Jandoli e Paola Pisapia. Entrambi architetti, napoletani e coetanei, da qualche tempo hanno affiancato al proprio impegno progettuale, scientifico e culturale anche quello dell’autoproduzione con il brand SuDesign.

sudesign_tavolo

Garbo, eleganza e discrezione sono i segni distintivi di Paola e Andrea, chi ha avuto il piacere di conoscerli lo sa bene. Un ottimo esempio di autoproduzione dove motivazione, impegno, affiatamento e complicità hanno saputo coniugare modernità, minimalismo e artigianato (visita il sito web di Andrea e Paola). Infatti, nei loro oggetti la componente artigiana è molto forte grazie anche al coinvolgimento delle maestranze locali soprattutto la lavorazione del ferro e del vetro.
Consapevoli che a differenza di altri brand, c’è anche un coinvolgimento professionale, affettivo e famigliare, che già da solo può assorbire molte energie, abbiamo chiesto ad Andrea perché per lui e Paola è stato indispensabile diventare designer autoproduttori: “nel corso degli ultimi anni abbiamo ideato e realizzato mobili o arredi per appartamenti da noi progettati che rimanevano pezzi unici. Da qui nasce l’idea di farli vivere autonomamente e di presentare al pubblico una serie di prodotti che coniugano la tradizione della lavorazione artigianale alla razionalità della produzione in serie utilizzando materiali tradizionali reinterpretati sia nella finitura che nel modo stesso di essere presentati ed accostati tra loro secondo una modalità che mira a coniugare la tradizione della lavorazione artigianale con la razionalità della produzione in serie.”

Angelo Soldani

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