creativi e autoproduzione
IL LINGUAGGIO E L’ESTETICA DEL DESIGN NELL’AUTOPRODUZIONE
Tra i creativi che hanno scelto la strada dell’autoproduzione una fetta importante è composta da designer autoproduttori che, oltre ad occuparsi delle tecniche di produzione e di vendita, ovviamente non possono trascurare la progettazione.
In questo senso, il linguaggio e l’estetica hanno un ruolo importante, e per questo ne abbiamo parlato con Stefano Caggiano che è un design interpreter specializzato in linguaggi del design. Si occupa di come l’estetica degli oggetti esprima i valori di una cultura e di un determinato contesto antropologico.
Gli abbiamo chiesto come i linguaggi si intersecano anche con l’autoproduzione: “i linguaggi del design si possono infatti paragonare a un iceberg: la loro parte emersa, visibile, consistente nell’estetica degli oggetti, rinvia a un più ampio corpo culturale sommerso, non percepibile direttamente ma che dà loro un senso. Il mio è un lavoro di “scavo”: cerco di portare in luce il contenuto semantico delle estetiche oggettuali, sia in termini conoscitivi che in termini strategici.” Stefano Caggiano porta avanti questa analisi collaborando con la società di consulenza NextAtlas come curatore di trend nella cultura visiva e progettuale contemporanea e con “Interni” per il quale scrive articoli di ricerca sui nuovi linguaggi del design.
Il linguaggio e l’estetica sono aspetti del design che Stefano insegna in varie università del design, tra cui NABA di Milano, Istituto Marangoni di Milano, Libera Università di Bolzano e ISIA di Faenza.