creativi e autoproduzione
Da sempre convinta che i titoli non facciano il monaco, Sabrina De Mercurio si è impegnata fin dalla tenera età a percorrere un iter inusuale. Indirizzata dalla famiglia, vista la poca propensione verso le materie scientifiche, a seguire gli studi classici, si trasferisce a Roma, dove inizia a coltivare il suo interesse per la fotografia e successivamente per la moda.
Non paga, pensa bene di andare a Londra e frequentare un corso alla Central Saint Martins, per specializzarsi in Styling e giungere preparata a Milano, dove però l’attenderà un clima umano decisamente differente da quello frizzante e colorato delle riviste: lavorando nei backstage delle sfilate, e negli showroom, si rende conto che quell’ambiente non le si confà.
Ha iniziato così ad avvicinarsi a realtà diverse da quelle tradizionali del fashion system nostrano, curiosando nei laboratori, atelier o studi di designers, che hanno come prerogative quelle di uscire dagli schemi di un’economia poco etica e valorizzare il capitale umano – questo attraverso un processo produttivo sostenibile, utilizzando materie prime di alta qualità, impiegando energie e passioni in progetti che hanno come fine ultimo non solo la vendita in sé, ma l’acquisire un’esperienza di vita appagante, con persone che operino nel rispetto l’uno dell’altro, creando valore sociale, non temendo questioni come l’obsolescenza programmata.
Questa è la vera ricchezza, non legata a contingenze, o esigenze di mercato poco sensibili ai consumatori: un patrimonio di affetti e competenze da lasciare fieramente ai posteri.
Un servizio fotografico o un articolo favoriscono la visibilità di realtà che spesso non riescono a promuoversi per i piccoli budget di cui dispongono, e non per questo devono rinunciare a essere competitivi o risultare meno accattivanti rispetto alla grande distribuzione. Sabrina cerca di contribuire, attraverso una comunicazione efficace, a evidenziare la bellezza di questi mondi poco noti ai più e si augura che dall’appeal estetico si passi a un appeal emozionale, consentendo una maggiore coscienza nei consumi quotidiani.
Vestirsi di storie belle risulta un toccasana per la salute. Provare per credere!