DESIGN ARTIGIANALE

creativi e autoproduzione

novembre 1st, 2014
REGIME DEI MINIMI

APPROFONDIMENTO CON L’ESPERTO

In questo secondo approfondimento inquadriamo l’aspetto fiscale di un designer artigianale, configurabile come artigiano, che vuole aprire una nuova attività, o avviandone una in proprio oppure rilevandone una da un precedente proprietario.

Il regime fiscale che esaminiamo è detto regime dei minimi ed è normato dall’art.1, commi dal 96 al 117 della legge 244/2007.
Il regime in parola è estremamente vantaggioso, poiché consente di applicare, come spiegato nel video, un’aliquota del 5% sull’utile di esercizio, per la determinazione dell’imposta diretta. L’applicazione dell’IVA non è dovuta, per cui sulle fatture emesse dal designer non si applicherà l’imposta e su quelle di acquisto si considererà come un costo di esercizio, non procedendo alla liquidazione periodica e alla dichiarazione IVA relativa all’anno d’imposta. Un contribuente “minimo” non potrà avere beni ammortizzabili superiori a 15.000€, non calcolerà ammortamenti (ovvero dedurrà tutti i costi sostenuti nell’anno, senza riportarne alcuna quota agli anni successivi) e non potrà avere alcun dipendente. La permanenza all’interno del regime agevolato è possibile per cinque anni dall’apertura della partita IVA, oppure fino al raggiungimento del trentacinquesimo anno di età: se un ventisettenne apre la partita IVA oggi, potrà rimanere minimo fino al compimento dei trentacinque anni, indipendentemente dal limite dei cinque anni.
È il caso di sottolineare che sarà possibile scegliere di avvalersi di questo regime solo fino al 31/12/2014, poiché dal 01/01/2015 entrerà in vigore il nuovo regime forfettario (meno conveniente, per i motivi che diremo) previsto dalle misure recenti del governo; tuttavia chi deciderà di avvalersene potrà rimanere minimo fino alla scadenza attuale prevista dalla legge (i cinque anni o il compimento del trentacinquesimo anno sopra descritti).
Nei prossimi approfondimenti parleremo sia del regime forfettario che sta per sostituire il regime appena descritto, sia dei profili previdenziali che i designers, non avendo cassa di appartenenza, devono adottare per lo svolgimento della propria attività.

Amleto Soldani

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