creativi e autoproduzione
CONFARTIGIANATO E L’ITALIAN MAKERS VILLAGE
Dal 30 aprile a Milano per il fuori Expo delle eccellenze artigiane in via Tortona 32 c’è Italian Makers Village un format voluto e realizzato da Confartigianato. In 1800 metri quadrati di “villaggio”, per l’intera durata di Expo 2015, i visitatori incontreranno a rotazione le eccellenze produttive italiane in un’ottica diversa da quella espositiva: intrattenimento e coinvolgimento guideranno un calendario di oltre 1000 appuntamenti.
L’Italian Makers Village, realizzato con il patrocinio di Expo 2015 e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nasce con l’obiettivo di promuovere attraverso l’esperienza diretta il valore culturale e sociale dell’artigianato come punto d’incontro tra tradizione e innovazione e come colonna portante del Made in Italy di qualità.
La prima settimana ha visto protagonisti gli artigiani di APA Confartigianato Milano, Monza e Brianza e per questo abbiamo incontrato Paolo Ferrario classe ’70 che dal 1998 è membro di Confartigianato imprese della Provincia di Monza e Brianza e della Provincia di Milano per la quale oggi ricopre il ruolo di Segretario Generale. Ferrario è parte attiva in questo progetto coadiuvato da tanti giovani dell’associazione tra i quali vogliamo citare per tutti Salvatore Vadrucci.
In queste prime battute di un periodo ricchissimo di eventi si sta discutendo di artigianato, makers e designer autoproduttori, soggetti che rappresentano la tradizione e l’innovazione di questo paese. Una sfida e anche una prerogativa per far convivere realtà che nascono da contesti a volte molto differenti ma che hanno come comune denominatore il fare in un’ottica di impresa. Confartigianato con questa iniziativa, ubicata nel cuore della design week menegnina, si candida di fatto ad essere un interlocutore privilegiato e attento di chi vuole un supporto concreto per affrontare il tema dell’innovazione nella tradizione. Confartigianato ha voluto mettere al centro del confronto le storie dei protagonisti per valorizzare sempre di più e meglio l’Italian Style.
Angelo Soldani