DESIGN ARTIGIANALE

creativi e autoproduzione

UNA PROPOSTA OPERATIVA PER TRASFORMARE UN’IDEA IN UN BUSINESS

A prescindere dal campo d’applicazione e dalla tipologia di prodotto, un’idea funziona se incontra il suo target e vince sul mercato, produce economia e consente alla filiera, che la genera, di poter godere dei frutti anche economici. Diversamente siamo in presenza, anche di buone idee, ma delle quali, probabilmente, non rimarrà mai traccia. Per l’autoproduzione questo assioma ha le stesse regole, e per poter vincere la sfida del mercato necessita di alcune figure chiave che però non sono ancora consapevoli del loro ruolo.

Artigiani, fornitori, finanziatori, distributori, rivenditori, comunicatori, sono i partner fisiologici di un creativo che sceglie l’autoproduzione, e tutto sommato dovrebbe essere semplice coinvolgerli in un progetto considerato che sono operatori anche economici, e quindi abituati alle regole del mercato. Purtroppo non è così e, pur cercando tutti una risposta per il proprio posizionamento sul mercato, parlano ognuno con un proprio vocabolario, e ognuno valuta le proposte degli altri con la propria esperienza.
E’ comprensibile, sbagliare un investimento può significare uscire per sempre dalla scena imprenditoriale, poi di questi tempi…
Una proposta assai interessante di mediazione tra le aspettative dei componenti della filiera di un’idea l’hanno sviluppata 3 siciliani, Marco Cavalieri, Claudia Barcellona e Pasquale Maggiore. Si, perché da un’intuizione di Marco che ha inventato proprio la figura del mediatore di rete, hanno creato il network Reti e Sinergie, un generatore di nuove modalità di approccio a business già esistenti.
La loro parola d’ordine è SINERGIA e focalizzano l’attenzione proprio su quegli operatori economici che esprimono un’esigenza di cambiamento che però non riescono a conseguire. Questi soggetti generalmente non si conoscono e quindi non riescono a confrontarsi e a fare gol… ma anche quando si conoscono non è detto che riescano a sintonizzarsi sulla stessa modalità di approccio al business.
A Marco Cavalieri, dei 3 quello più vicino all’autoproduzione considerato il suo profilo di architetto e designer, abbiamo chiesto un approfondimento: “il network si prefigge di fornire agli aderenti, in base alla residenza della propria attività, un ReS territoriale di riferimento che farà capo a dei mediatori di rete, figure chiave del sistema, che operano sul territorio di pertinenza e creano sistemi di relazioni e accreditamenti. Un’azione possibile grazie all’interazione con gli ambienti produttivi e professionali, con la pubblica amministrazione, il mondo dell’istruzione e dell’informazione al fine di: individuare, selezionare e progettare nuove potenzialità di business; trovare gli aderenti che intendono investirvi capitali, energie e/o professionalità; moderare i lavori e facilitare la cooperazione durante la realizzazione dei progetti.”

Angelo Soldani

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