creativi e autoproduzione
di Marcello Napoli –
VOCE FUORI CAMPO. I FILM DA NON PERDERE (SE PASSANO IN TV)
Lasciato l’alto incarico istituzionale di vice presidente della Corte Costituzionale, Luigi Mazzella, continua il suo appassionato viaggio tra poesia, letteratura e critica cinematografica e noi con lui. Il suo ultimo lavoro di saggistica è “Voce fuori campo. I film da non perdere (se passano in tv)“, edito da Avagliano. Il volume di 325 pagine contiene 74 recensioni di film recenti; ma nel caso dei commenti di Luigi Mazzella, la parola recensione o schedatura è solo un frammento di quel che il suo “sguardo e voce fuori campo” vogliono sottolineare. L’autore, dall’alto della sua esperienza istituzionale, -è stato, tra l’altro Ministro della Pubblica Istruzione e Avvocato Generale dello Stato-, non si limita alla sinossi e ad un breve commento, ma partecipa come un testimone appassionato, a più di una riflessione puntuta sul lavoro di regia, sullo sviluppo della trama e sull’interpretazione. Una visione a 360 gradi coinvolgente e per niente scontata. “In una società minata dal potere incontrollato e inarrestabile di banche private in grado di poter creare denaro, in modo fittizio, senza impegnare alcuna energia lavorativa umana, l’espressione capitale umano è rimasta, ormai, solo nelle clausole dei contratti di assicurazione sulla vita”, scrive Mazzella a proposito del film di Virzì “Il capitale umano“. E’ solo un guizzo e non solo letterario, ma sociologico e psicologico, della acuta lente d’ingrandimento con cui l’autore passa in rassegna le pellicole. A proposito de ” Il giovane favoloso” ecco uno spunto su cui riflettere, circa l’obiettivo di Mario Martone: “Nella pellicola l’autore chiarisce subito, con le stesse parole del grande Giacomo, che all’origine del pensiero leopardiano c’è soltanto la lucidità mentale e non di certo la deformità del giovane favoloso. Precisazione essenziale e illuminante ma in parte contraddetta dall’esuberanza interpretativa del protagonista, Elio Germano.” I film ripassati in visione in televisione sono stati realizzati nel triennio 2011-2014. Il volume è il seguito ideale del saggio “Il cinema tra irrisione e riflessione”, dove son poste dall’autore le coordinate d’ironia, profondità di riflessione, di critica dell’autore che spazia tra registi e pellicole internazionali: Woody Allen, Lars Von Trier, Almodovar, Kiarostami, Ang Lee, tra i tanti. Ci piace ricordare tra le varie perle alcune righe dal film dei fratelli Coen “A proposito di Davis“: “I Coen preconizzano, che ben presto, quando gli uomini saranno definitivamente stufi di piangersi addosso, raccontandosi in vario modo le loro miserevoli storie, saranno gli animali gli interpreti preferiti di piece e di film, come anticipa un manifesto pubblicitario che appare in un angolo di Brodway, in cui i tre protagonisti raffigurati sono tre simpatiche bestiole.” “Un’opera d’arte può essere frutto di un intenso amore o di odio”, scrive Mazzella a proposito de “Gli amanti passeggeri” di Almodovar. E’ proprio su questa altalena, sulle ossessioni di certi registi, sulla delicatezza di altri che sta in equilibrio la penna e il focus dell’autore. La sua scrittura capace di spaziare dal romanzo all’epigramma ironico, dalla poesia ai saggi di politica-economica, dal cinema alla Costituzione dà prova di una profondità non comune e di un senso critico molto personale, condivisibile e autorevole.