creativi e autoproduzione
di Marcello Napoli –
UNA STORIA D’AMORE, DI IERI, DI OGGI. ANTONELLA OSSORIO “LA MAMMANA”.
Sull’affollato palcoscenico editoriale di questo 2014 c’è un personaggio memorabile: Lucina. E’ il/la protagonista di “La mammana”, edito da Einaudi.
“Lucina è la dea del parto; è colei che porta la luce e non solo la vita perché le mammane si occupavano anche degli aborti.
Non è un romanzo storico, ma un’ambientazione storica; siamo nel periodo preunitario, il 1848. E’ un fondale su una Napoli sempre viva ricca di personaggi e sfumature.
E’ una storia privata ambientata nell’Ottocento”, racconta la scrittrice.
Il tema centrale è quello della sessualità, Lucina è transessuale che ci conduce in una sorta di viaggio dentro tematiche oggi molto attuali, vissute ancora con preconcetti, filtri, falsi pudori. Certe problematiche sono sempre esistite, ma in alcuni periodi sono state più mascherate.
Il tema viene trattato in maniera delicata: laevia gravia, una leggerezza che abbraccia la forza dell’amore “che muove il mondo e le altre stelle.”. C’è tra le pagine del romanzo una storia d’amore purissimo tra Lucina e Bartolomeo, già sposato con figli. Ma Lucina, la mammana, non può avere un figlio, può solo portarlo alla luce e magari, come farà, adottarlo e sceglierlo. Stella sarà il nome della meravigliosa bambina e frutto coltivato di questa famiglia “arcobaleno”, nata sotto il segno di una cometa, proprio come un Bambino ben più conosciuto anche lui nato da una famiglia non proprio nella norma.
Il fondale storico è servito alla Ossorio per capire le radici delle inquietudini: “E’ stata una scelta casuale; avevo in mente un altro personaggio realmente esistito, la nana siciliana esibita come fenomeno da baraccone. Poi Carolina, la nana, è svanita e altri personaggi ti prendono la mano; Lucina è diventata il punto focale del romanzo.
Mi scrivono in tanti e questa cosa fa molto piacere perché il tema poteva essere molto respingente; in realtà la cosa più bella che mi hanno scritto è “non pensavo di potermi identificare tanto in questo personaggio”. Ho pensato quanti “diversi” sono considerati in un certo modo per ignoranza quando si parla, si escludono, si tengono da parte di sentimenti.
Questa è una storia d’amore, punto. Mi aspettavo il contrario, qualche polemica, sottolineatura non dolce, ma chi non ha gradito non mi ha contatto.
Sto scrivendo un altro romanzo impegnativo perché non si svolge nell’attualità; le tematiche saranno quelle della contemporaneità, ma si svolgerà su due piani temporali diversi.
Poi, quando ci si vuole immergere nella bellezza e avere la sensazione del paradiso vicino, ecco penso alla costiera; sono di casa a Ravello. Salerno poi mi porta alla mia passione per il fumetto, mio marito è sceneggiatore della Bonelli, ai tanti disegnatori, sceneggiatori ed amici.” Parola di Antonella Ossorio.