creativi e autoproduzione
RISCOPRIRE IL DESIGN CON L’AUTOPRODUZIONE E LA FORZA DELLE SENSAZIONI
Dietro l’autoproduzione ci sono quasi sempre delle storie vere e di grande forza che trasmettono l’impegno necessario per una scelta così radicale. Ci sono storie e storie, ma se la protagonista è una donna, che come molte donne rinuncia ai propri sogni per la famiglia, allora la storia prende una liturgia tutta diversa. Poi se il materiale usato è anche naturale e antico allora ci piace ancor di più.
La protagonista è Judith Byberg, designer autoproduttore e architetto, classe ’63, nata a Roskilde, in Danimarca e nel 1976 trasferita in Italia. Ha lavorato nello studio di Carlotta de Bevilacqua, sviluppando architettura degli interni, grafica e spazi espositivi. Per diversi anni ha lasciato la sua attività per dedicarsi completamente alla famiglia, per imparare e scoprire con suo figlio il mondo con il tatto delle mani. Un percorso che poi si è normalizzato e Judith ha sentito nuovamente la forza del design, che però ha affrontato con un approccio totalmente diverso.
Ha messo al centro del suo nuovo percorso le sue mani pensanti e ha scoperto il feltro. Inebriati dalla sua storia e passione, le abbiamo chiesto perché il feltro: “perché è un materiale instabile e delicato nella sua gestazione perché, durante il processo di lavorazione, passa diversi stati: soffice, bagnato ed infine compatto. La lana che utilizzo è completamente naturale e il procedimento manuale. In questo passare da una consistenza all’altra, il feltro può incorporare altri materiali e colori diversi. Ogni centimetro può essere riconosciuto da un altro per colore, consistenza e odore. I miei prodotti per la casa usano il feltro, tessuto non tessuto dei primordi della storia dell’uomo, per ricostruire sensazioni semplici e, forse per questo, dimenticate. Il tatto, il calore, la imperfezione tipica delle cose naturali, odore e sapore: su questi temi ho costruito un sistema di oggetti funzionali ed emozionali. Oggetti decorativi in cui non esiste decorazione, perchè il feltro parla da solo (visita il sito di Judith).”
Angelo Soldani