creativi e autoproduzione
PINO ROSCIGNO IL CREATIVO CHE HA SCELTO DI PROMUOVERE LA SUA CITTÀ
E’ argomento assai attuale la scelta di molti italiani che vanno via dalle loro città natali per raggiungere luoghi dove avere, finalmente, un riscontro professionale, lavorativo ed economico. Una scelta che non aiuta il nostro paese a crescere ma che è perfettamente comprensibile per i motivi che tutti conosciamo troppo bene. Una sconfitta, un epilogo che però non tutti sono disposti ad accettare.
Certo non si tratta più di lavoro ma di una vera e propria missione, una precisa volontà di dimostrare che ci deve essere un’alternativa, una sfida che sicuramente si paga a carissimo prezzo. Ci sono svariati casi di chi rimane nella propria città, magari meridionale, piena di luoghi comuni, probabilmente poco competitiva ma che ha delle potenzialità inespresse.
Uno di questi casi è quello di Pino Roscigno salernitano, classe ’65, ha studiato a Milano e là si è affermato come grafico e illustratore. Pino è ritornato nella sua città natale dove da creativo è diventato designer autoproduttore con il suo brand Greenpino. Un progetto ambizioso e giocoso che ha messo al centro il territorio e la sua gente.
Una forte determinazione a promuovere la cultura, la storia e l’amore per una terra piena di simboli amati da tutto il mondo. Sembrerebbe ovvio che una città dalla quale si può ammirare la divina costiera e il golfo del Cilento, avesse un progetto di promozione, invece non era così. Greenpino ha fatto da apri pista creando “Salerno parla il cuore”, una collezione di prodotti che invitano ad amare la città. Magliette, gadget, cartonati, piastrelle, ciondoli, stampe, tutta una serie di proposte che da idee si sono trasformate in oggetti grazie alla decisione di Pino di modificare il suo status da creativo ad autoproduttore.
Uno dei simboli forti della città di Salerno al quale Greenpino sta dedicando tanto lavoro è il poeta conterraneo Alfonso Gatto. Una nuova sfida sicuramente vincente che può essere un’alternativa all’abbandono di un paese in declino.
Angelo Soldani