DESIGN ARTIGIANALE

creativi e autoproduzione

L’AUTOPRODUZIONE VISTA DA UN CREATIVO NATO NELLE COMPETIZIONI

Il mondo dell’autoproduzione alimentato dai creativi italiani è sicuramente un fenomeno in crescita ma i risultati, quelli veri, quelli che cambiano un’economia di un paese, tardano ad arrivare. Un impegno umano di grandi proporzioni che ha unito i creativi da nord a sud di questo paese, ma che non viene premiato e sponsorizzato da chi dovrebbe aiutare la piccola impresa italiana.

Ne abbiamo parlato con un creativo d’eccezione, un vincente che ingaggia sfide ad altissime prestazioni, dove vincere è l’unico risultato possibile per esistere. Un creativo che sogna un futuro da imprenditore, un sogno che non è ancora diventato realtà.
Gerardo Acocella, salernitano classe 1978 si è laureato col massimo dei voti in ingegneria meccanica presso l’ateneo di Salerno. Da 10 anni si occupa di progettazione di motocicli da corsa per il mondiale superbike; è stato consulente di VYRUS, DUCATI, BMW e svariati team che si occupano di corse in campionati nazionali ed internazionali. Responsabile tecnico del Ducati Junior Team (3 titoli mondiali vinti) e del Bmw Motorrad Italia STK (3 titoli mondiali vinti) ed SBK team. Attualmente è il responsabile tecnico del BMW MOTORRAD ITALIA SBK TEAM, per il mondiale sbk 2014 nella classe evo, che con molta probabilità sarà l’unica classe ammessa al mondiale per la stagione 2015. Acocella, pur ricoprendo da tempo ruoli di prestigio nel mondo delle corse, ha sempre strizzato l’occhio al mondo dell’imprenditoria e dell’autoproduzione però senza successo.
Tra i prototipi che ha cercato di mettere in produzione in proprio c’è anche un’imbarcazione, un catamarano a vela e a motore nato per per rispondere alla carenza di posti barca e di spazi di manovra nei porti. Infatti questo particolare natante, all’occorrenza, riesce a annullare la distanza tra i due scafi, una soluzione ideale anche per il varo e l’alaggio. Anche il prototipo funzionante di sospensioni magnetoreologiche per motoveicolo non è riuscito a diventare un’occasione di autoproduzione, un progetto nato in collaborazione con spring off lo spin off universitario di Salerno. Un sistema di sospensione completo da applicare alla moto, che funziona gestendo un liquido che cambia viscosità a seconda del campo magnetico in cui è immerso.
Attualmente l’ing. della BMW sta sviluppando un motoveicolo dotato da alcuni aspetti di sicurezza delle auto e anche questa volta è alle prese con un progetto ambizioso per il quale, però, non riesce ad intravedere una concreta possibilità di poterlo produrre in proprio con un suo diretto impegno imprenditoriale.
Gerardo Acocella non è un creativo qualunque, è un vincente ma nutre un forte pessimismo sulle possibilità di diventare un autoproduttore, gli abbiamo chiesto il motivo: “all’inizio, più di 10 anni fa, io pensavo che bastasse creare un prototipo funzionate per poter poi intraprendere la strada dell’imprenditore. Pensavo che sostenuti i costi, che non sono solo costi monetari ma anche di tempo, di impegno e a volte anche di salute, fosse possibile e facile diventare un produttore. In realtà questo non è vero e credo che non sia vero qui al sud e in nessun posto d’Italia perché ci scontriamo continuamente contro una burocrazia inaffrontabile, la diffidenza di chi dovrebbe aiutare un imprenditore e non lo fa e fondamentalmente ci scontiamo con un immobilismo di tutto il sistema che ruota intorno all’imprenditoria italiana.”

Angelo Soldani

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