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creativi e autoproduzione

agosto 1st, 2015
SAMBA

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di Massimo Consorti

SAMBA

Regia: Eric Toledano, Olivier Nakache – 2014 – FRA – Durata 116 minuti
Con Omar Sy, Charlotte Gainsbourg, Tahar Rahim, Izia Higelin, Youngar Fall, Isaka Sawadogo, Hélène Vincent, Christiane Millet, Clotilde Mollet, Llya Ketebe

Esattamente quattro anni dopo Quasi amici, la coppia Toledano-Nakache torna a fare delle questioni sociali una commedia, usando suppergiù gli stessi canoni narrativi. Le trame dei due film sono le stesse: centri d’accoglienza e problemi di permesso di soggiorno da una parte, la Parigi benestante, del centro storico, della ricchezza diffusa dall’altra.
Samba Cissé è un senegalese che risiede da dieci anni in Francia senza riuscire però a ottenere l’agognato permesso di soggiorno. Vive in un limbo in cui la polizia può entrare in qualsiasi momento e rispedirlo a casa. La Alice di Charlotte Gainsbourg, è una borghese affetta da sindrome da stress che presta servizio di volontariato in un centro d’accoglienza dove incontra Samba. Fra i due nasce un rapporto all’insegna dell’utilizzo puro dei loro ruoli. Samba è un antistress, Alice la chiave per raggiungere la piena legalità.
Contrariamente a quanto riportato dalla critica ufficiale e ufficiosa, Samba non ci è piaciuto, come non ci è piaciuta affatto l’interpretazione dei protagonisti compresa quella sempre eterea, malinconica e fintissimamente ironica della Gainsbourg. Sfilacciato nella trattazione della narrazione, debitore della tragicità/comicità della commedia all’italiana più classica, con una sceneggiatura da studente dello Sperimentale, Samba è la classica ciambella con un buco asimmetrico e mal riuscito nonostante lo stampino per la torta (Quasi amici) fosse lo stesso. Visto subito dopo Pasqua, Samba è un film buono per Ferragosto, quando, notoriamente, a essere piene sono le spiagge e le cime dei monti.

Massimo Consorti

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