creativi e autoproduzione
FUTURO E ARTIGIANO
Osservando il mondo dei Fablab e della rivoluzione digitale trovo particolarmente interessante l’attività del Fablab Venezia, nato dall’incontro dei suoi soci fondatori, tutti architetti, Elia de Tomasi, Leonidas Paterakis e Andrea Boscolo. In modo particolare, il progetto “Metaball table”, rappresenta un’idea semplice e geniale di come è possibile coniugare il mondo del “digital modeling and fabrication” con quello dell’artigianato. Metaball table non è un semplice tavolo bensì un tavolo in evoluzione, sempre in movimento, che può assumere centinaia di declinazioni e varianti perché è innanzitutto un disegno generativo e parametrico basato su di un algoritmo. Questa sua caratteristica è stata poi unita alla scelta di volerlo realizzare in collaborazione con un laboratorio artigiano del legno proprio per dimostrare che i due mondi possono trovare modalità operative comuni per confortarsi e confrontarsi lavorando insieme ad un medesimo progetto. Il risultato è stato quello di lavorare sulla forma e quindi sulle molteplici immagini di un tavolo, e come sappiamo le immagini hanno un forte potere seduttivo, perché hanno un’immediatezza comunicativa straordinaria.
L’immagine di questo lavoro, che forse sarebbe meglio chiamare processo, ha tutte le caratteristiche per comunicare anche con i non addetti ai lavori; modificare un parametro dimensionale, come lunghezza o la larghezza, ci permette di vedere ciò che ancora non esiste e che verrà realizzato secondo una specifica sensibilità.
Tecnica, visibilità e percezione diventano ingredienti fondamentali per comunicare il pensiero progettuale, per raccontare una visione del futuro che vede il digitale insinuarsi nel mondo artigianale e confondere un prodotto artigianale con uno digitale. Integrare le conoscenze è proprio quello che un progettista dovrebbe avere come obbiettivo per creare i linguaggi espressivi del futuro.