creativi e autoproduzione
PER IDA CHIATANTE IL DESIGNER NON PUÒ PRESCINDERE DAL RACCONTO
Questa volta voglio incominciare dalla fine: brava Ida! Ecco finalmente un designer che ristabilisce oggi il contatto, da tempo perduto, con il progetto. Si perché perdersi, spendere del tempo, impegnare la mente a pensare per scrivere una storia è il mezzo migliore per progettare. Bisognerebbe ricordarsi più spesso che chi fa il designer ha un compito: sgombrare la propria mente per sorprendere il prossimo. Ida Chiatante, alias IdaKia, porta avanti un metodo di lavoro tutto incentrato sul racconto, o meglio ancora, la sua è una vera e propria ricerca i cui contorni sono definiti dal pensiero, la parola, l’immagine, il progetto ed infine l’oggetto.
L’incontro con IdaKia, guarda caso, è avvenuto proprio nel corso della presentazione della seconda edizione del concorso letterario “Design Artigianale” a Putignano. Lei, proprio per via del suo percorso creativo, ha comunicato immediatamente l’entusiasmo per il concorso perché viene chiesto ai designer autoproduttori di scrivere una storia e non un progetto. Ma lei concorda con noi che scrivere è il primo passo creativo per definire il progetto.
IdaKia ama definirsi “designer senza radici” ed in questo io leggo la sua naturale propensione all’esplorare senza timori la realtà e l’immaginario, ingredienti vicini e lontani che le consentono di esprimersi attraverso un linguaggio molto personale, come quello utilizzato nel progetto di ricerca S_Artorie; un viaggio sulla valorizzazione, riscoperta ed osservazione del lavoro artigianale del Sarto, lavoro dai tempi lenti e dai gesti antichi (informazioni sul web).
Ora posso finire con l’inizio: IdaKia, designer e fotografa, si laurea in industrial design della moda e della comunicazione presso il Politecnico di Milano, per poi specializzarsi nel design dell’accessorio presso L’ente tessile di Como; la sua evoluzione professionale spazia dai percorsi sul digital fashion in Bucarest alle collaborazioni nel mondo artigianale pugliese.