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creativi e autoproduzione

gennaio 15th, 2015
PRIMA NOTA CASSA

APPROFONDIMENTO CON L’ESPERTO

I documenti da consegnare al commercialista sono diversi, e dipendono sostanzialmente dal regime contabile scelto (quando di scelta si tratta) o imposto dalla legge a seconda del volume di attività.

Considerando un regime contabile semplificato, al commercialista possono bastare le fatture di acquisto e di vendita relative all’attività; in sede di dichiarazione si integrerà la documentazione presentata con le eventuali spese mediche, gli interessi del mutuo di acquisto di un immobile (prima casa o altro immobile) e una serie di altri documenti che possono essere scaricati, con regole e limiti diversi, e che in questa sede è inutile enumerare compiutamente.
In caso di contabilità ordinaria, invece, dovranno essere consegnati anche l’estratto conto banca del conto dedicato all’attività e la prima nota cassa. Pur essendo piuttosto rara la scelta di un contribuente non tenuto al regime ordinario di avvalersi dello stesso, e per i maggiori costi di consulenza e per la complessità dello stesso, può essere conveniente talvolta comunque procedere in tal senso.
Comprendere l’utilità del documento di prima nota cassa è operazione cruciale per una scelta consapevole in tal senso. Tale documento è essenzialmente strutturato con i seguenti campi:

  • Data Operazione
  • Descrizione Operazione
  • Dare
  • Avere
  • Fuori Cassa

Mentre le prime due colonne sono auto esplicative, le ultime tre possono indurre un certo “timore”, tipico di chi non è esattamente avvezzo ai meccanismi della partita doppia. La terza e la quarta colonna riguardano solo le entrate e le uscite di cassa, ovvero tutti i contanti e gli assegni che l’imprenditore (l’artigiano, il commerciante o il professionista) incassa o paga senza ricorrere a mezzi di pagamento elettronici (bancomat, carta di credito, bonifici et similia).
Per maggiore chiarezza, nella colonna “Dare” si indicheranno gli importi incrementativi della cassa (ad es. gli incassi) e in quella “Avere” quelli di segno opposto (piccola curiosità: nell’estratto conto periodico della banca avviene l’esatto opposto, per questioni storiche che i più curiosi potranno chiedermi direttamente…).
Nella colonna “Fuori Cassa” si indicheranno invece tutti i pagamenti e gli incassi, senza distinzione di segno (si capirà dalla descrizione), effettuati con mezzi elettronici o comunque diversi dai contanti. Gli assegni si indicheranno come transitanti in cassa, nella colonna dare all’atto della ricezione e nella colonna avere all’atto del deposito (o della girata, a seconda dei casi).

Nel prossimo approfondimento vedremo una prima nota più completa.

Amleto Soldani

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