DESIGN ARTIGIANALE

creativi e autoproduzione

aprile 15th, 2015
ALESSANDRO GUERRIERO

UNO SGUARDO ATTENTO AL MONDO DELL’AUTOPRODUZIONE

È il pensiero sentimentale, come suggerisce il manifesto, che si è posto come naturale propulsore di uno dei più importanti movimenti del design italiano, Alchimia. Una riflessione volta all’interno, un’intima incisione in cui la fruizione estetica dell’oggetto parte da un moto d’affetto e d’onestà verso lo stesso, spodestando un pragmatismo d’efficienza per esaltare la sua essenza, quasi a definire un flusso di coincidenza fra creatore e creato, in cui il valore del primo inficia sull’ultimo.

Fra i fondatori del gruppo spicca Alessandro Guerriero, che continua a riversare con sapienza ed estrema cura in altri progetti i principi “alchemici”, che allora portarono alla nascita della prima esperienza di autoproduzione a livello nazionale.
Credendo, difatti, che il progetto originale non vada toccato per rispondere a esigenze legate al marketing d’assalto, gli viene data la possibilità di esprimere la sua veridicità, un unicum pensato, sentito, idealizzato per uno specifico fruitore. L’utente non si smaterializza così nel fine generalista della compravendita celata da intermediari necessari alla filiera produttiva, ma si rivela come ruolo dominante nella compartecipazione a un sistema di effetti in cui ci si avvale della dualità diretta e cercata fra il creativo e il destinatario dell’opera.
Se il design attesta storicamente le sue radici nell’efficace espressione “un oggetto per tutti”, dove il particolare di un tratto o la finitura del colore, ipotizzato da un singolo (rispettando le necessità di ordine commerciale delle aziende committenti), risponde idealmente al gusto di molti, per Guerriero vige ben altra proposizione al suo lavoro: “un oggetto per ciascuno”.
Decade per inerzia d’intenti la massificazione dedicata ai prospetti concepiti per i più, a favore di una consapevolezza individuale destinata al vicino, il prossimo che accoglie il risultato di un rapporto confidenziale, dove l’intesa muove l’azione per un prodotto ad hoc, affine alle caratteristiche, le idee e la personalità del cliente.
Fedele a una dimensione personale del design, eversivo rispetto alle prospettive preparate da iter filo accademici, o richieste di ditte a cui troppo spesso è più gradito il profitto che una sincera fecondità creativa, Guerriero si fa artefice di questa mirabile formula, sintesi felice del suo operato: “Chi si ribella, si autoproduce“.

Sabrina De Mercurio

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