creativi e autoproduzione
DAL PERÙ PER REALIZZARE DESIN AUTOPRODOTTO IN ITALIA
Si sta parlando molto, soprattutto in questi ultimi anni, di fuga dei cervelli. In Italia il lavoro scarseggia, o non è più di qualità, perciò le nostre menti più brillanti, e non solo, decidono di tentare fortuna all’estero. Beh oggi vi racconto una storia di un brillante cervello che in Italia ha trovato la sua casa. Glenda Torres nasce a Lima in Perù nel 1973, ma già da giovanissima si trasferisce a Milano per laurearsi in Disegno Industriale al Politecnico e seguire poi due master, al Politecnico e al CNR.
Glenda infatti è un Designer Industriale con grande esperienza nella progettazione di apparecchi elettronici di media complessità e fortemente specializzato sviluppo di prodotti realizzati con stampaggio ad iniezione e rotazionale, termoformatura, stampaggio 3D e materiali compositi termoplastici.
All’ inizio lavora con ditte specializzate che le commissionano vari apparecchi, come bilance e registratori di cassa, sedie a rotelle motorizzate, attrezzature elettromedicali. Poi ad un certo punto sceglie l’autoproduzione nel momento in cui si associa a un gruppo di fisici ed elettronici, decidendo di sviluppare prodotti open source, open hardware e naturalmente open design.
Nell’intervista infatti ascolterete Glenda riferirsi al sociologo Francesco Morace, e parafrasare il suo ConsumAutore, dicendo che per lei esiste anche il ClienteAutore. Questo è particolarmente vero nel suo caso di autoproduzione, in quanto negli ultimi lavori ha cercato di creare una sorta di comunità, non solo di tecnici, ma anche di clienti e utenti finali dei suoi prodotti, capaci in “interferire” in maniera utile e positiva alla progettazione di ciò che sarà poi immesso nel mercato. Il suo lavoro ha infatti l’obiettivo fondamentale di fare una progettazione UTILE, vale a dire necessaria, che risolva i problemi, che sia accessibile a tutti, facile da usare, da capire e anche da assemblare, perciò l’uomo è punto di partenza in qualità di utente, e non di arrivo come semplice consumatore (ulteriori info).
Vi riporto una parte dell’intervista di Glenda che non è stata ripresa: «La mia esperienza nell’autoproduzione è iniziata con un progetto scientifico completamente Open, ha suscitato molto interesse per la sua semplicità di uso e maneggevolezza, basso costo e precisione del sensore. Questa esperienza OPEN ci ha aperto nuove opportunità di lavoro e commesse di progettazione su misura. Sono l’unica designer di un gruppo di esperti in Fisica ed Elettronica, un gruppo che è nato dalla volontà di portare l’esperienza della ricerca nel settore aerospaziale in un contesto open, dinamico e umano devo dire che viviamo questa esperienza con grande emozione per il continuo scambio di idee in una grande comunità di ricercatori, hacker e studenti che seguono lo sviluppo della microbilancia.»