creativi e autoproduzione
QUANDO L’AUTOPRODUZIONE SI ALLEA CON L’ARTIGIANATO
Si fa presto a dire autoproduzione ma di fatto il progettista che la sceglie come modalità d’impresa deve fare i conti con molti aspetti della produzione e della commercializzazione per i quali c’è bisogno di una preparazione adeguata. Una possibile soluzione è quella di acquisire le tecniche opportune da chi già le declina affiancandosi ad un imprenditore o ad una piccola realtà produttiva, meglio ancora se artigianale. Possono poi nascere delle occasioni di scambio di competenze perchè il progettista può apportare innovazione all’artigiano. E’ il caso della collaborazione fra l’Ing.Giacomo Benedetti e il laboratorio Materia Ceramica di Maria Antonietta Taticchi che a Perugia hanno dato vita al brand Pink-Lamp mettendo in produzione una una lampada che riassume le competenze dell’artigiano e la ricerca dell’ingegnere (il sito web del brand).
L’ing. Benetti ci ha raccontato il suo approccio al digitale: “Negli ultimi anni la diffusione delle tecniche di stampa 3D nel settore consumer mi ha portato spontaneamente ad approfondire l’uso di tali strumenti per innovare percorsi tradizionali nel settore dell’artigianato. L’ascesa del 3D printing accompagnata dalla diffusione sempre più capillare di ottimi software di modellazione 3D open source (uno su tutti Blender) mi ha quindi dato la possibilità di attivare un percorso di autoproduzione che fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile. “
A Giacomo abbiamo chiesto come l’acquisizione della tecnologia digitale ha influito sulla sua scelta di cimentarsi con il design autoprodotto: “ Un computer e una stampante 3D mescolate a competenze e tanta voglia di fare hanno quindi creato il giusto mix per sfornare una madre forma in PLA del corpo della lampada. Con questa forma abbiamo potuto creare il calco in gesso, negativo della vera e propria lampada in ceramica. Una piccola innovazione ha quindi reso possibile un pieno controllo del processo di creazione dall’inizio fino alla pittura e cottura finale del prodotto. Nessuna grande azienda, nessuno strumento a prezzi inaccessibili, nessuna industrializzazione. Un giovane ingegnere, dei bravi artigiani, strumenti antichi e strumenti innovativi in perfetta armonia.”
Angelo Soldani