creativi e autoproduzione
IL DOCENTE DIVENTA AUTOPRODUTTORE
Per non sbagliare è semplice, basta stare a guardare e fare il minimo indispensabile ma probabilmente alla fine dei conti si rischia di non lasciare alcun segno anche se per qualcuno è un prezzo che si può pagare. Nell’autoproduzione sbagliare è indispensabile!
In un genere così moderno, attuale, innovativo ma anche culturale e sociologico come l’autoproduzione è importante che a scendere in campo non siano solo i professionisti del design e della creatività ma anche coloro che formano queste figure professionali per dare un esempio concreto su come mettere a frutto la propria competenza e dare una guida a chi ha meno intraprendenza. Poi se questo segnale diventa trasversale superando le ormai anacronistiche differenziazioni uomo donna tutto prende un senso ancor più marcato.
Una testimonianza vera, coraggiosa, passionale, come è lei d’altronde, ce la dà Antonella Venezia, napoletana, classe 67, architetto, designer e professore di Design del Gioiello presso la S.U.N. di Architettura.
Ha basato il suo percorso di ricerca sul fattore emozionale scaturito dall’osservazione dell’ombra che i suoi oggetti producono. Questo dell’ombra è’ un tema a lei molto caro che ha esposto anche in diversi scritti affrontando non solo la progettazione orafa, ma anche quella architettonica e di design in senso esteso. La sua formazione è il frutto della sintesi della contaminazione tra il contatto con i maestri orafi dell’arte, come Riccardo Dalisi e Cleto Munari, la specializzazione in design dopo la laurea in architettura ma soprattutto lavorando, disegnando per il mondo orafo.
Oggi, alla luce di questo intenso percorso Antonella ha scelto l’autoproduzione, rimettendosi in gioco assieme a quelli che sono stati o che sono ancora i suoi alunni, con lo stesso entusiasmo ma con la consapevolezza che certe cose vanno fatte bene per avere dei risultati. Per i designer autoproduttori il tallone d’achille è la distribuzione e Antonella subito ha saputo trovare il giusto rimedio lasciandosi affiancare da un imprenditore del settore orafo coinvolgendolo nella scelta della giusta strategia commerciale. La fabbrica delle Emozioni, il nome delle collezioni dei suoi gioielli.
Benvenuta Antonella nel mondo dell’autoproduzione.
Angelo Soldani