creativi e autoproduzione
di Massimo Consorti –
NOI E LA GIULIA
Regia di Edoardo Leo – Italia – 2015 – Durata 115 min.
Con Luca Argentero, Edoardo Leo, Claudio Amendola, Anna Foglietta, Stefano Fresi, Carlo Buccirosso.
È possibile vivere sentendosi quotidianamente ricattati?
La domanda se la pongono quattro disperati, molto falliti, che all’improvviso decidono di cambiare una vita insulsa acquistando in società un vecchio casale di campagna. Lo scopo è quello di farne un agriturismo partendo da zero, e non sapendo neppure come si gestisce un’attività commerciale. E questo sarebbe il minimo se non si materializzasse, proprio all’inizio del film, la camorra.
A quel punto le strade sono due: o mollare tutto e far finta di aver scherzato, oppure opporsi cercando di mettere in campo una vera e propria resistenza civile. Il film è godibile, scorre senza intoppi nonostante qualche ingenuità registica che Edoardo Leo supera con l’entusiasmo. Comicità essenziale e senza sbavature tendenti al pecoreccio, il segnale è che si può ridere anche senza usare “cazzo” come interiezione. Il film è intelligente e senza picchi né autoriali né recitativi.
Gli ingredienti per un pomeriggio in relax ci sono tutti, compreso l’escamotage di una vecchia Giulia 1300 interrata, dalla quale esce una musica che da la stura a un florilegio di leggende apprezzatissime dagli avventori. Insomma, Edoardo Leo costruisce sapientemente la storia (basata sul romanzo “Giulia 1300 e altri miracoli” di Fabio Bartolomei), fino al conflitto finale con la camorra dalla quale non si saprà mai come usciranno i quattro disperati e una donna incinta.
“Noi e la Giulia” è un film onesto come pochi e il Claudio Amendola-Che Guevara redivivo, ne rappresenta il valore aggiunto.