creativi e autoproduzione
LE FOTOGRAFIE TRIDIMENSIONALI DI ARTFRIGÒ
Animare le superfici è un principio ben noto all’industria tessile, ma quando questa comunicazione visiva avviene partendo dall’idea progettuale di chi lavora nel mondo della fotografia, il messaggio si fa ancora più interessante. Conoscere le immagini, perché sono loro stesse il medium per dialogare con la realtà, può significare vedere in qualche modo di più e con più sfumature.
Piero Cortese, fotografo di architettura e di interni, e Marta Bassotto, photo editor, nel 2012, hanno creato Artfrigó (visita il sito web), un brand nato dalla volontà di “sensibilizzare”, attraverso fotografie, le superfici di oggetti e di spazi.
Il progetto sotteso prevede un interessante gioco tra le dimensioni spaziali; la fotografia, che cattura su supporto bidimensionale elementi tridimensionali, riacquista una sua tridimensionalità nel momento in cui diventa la nuova “pelle” di oggetti d’arredo, come frigoriferi, tavoli, lampade, ecc.
Ho avuto modo di incontrare Piero a Venezia, città a lui cara e che frequenta abitualmente, e mi ha raccontato di come il suo lavoro e quello di Marta, abbia subito, negli ultimi anni, un naturale cambiamento che li ha portati ad esplorare nuovi modi di comunicare fino a decidere di convogliare tutte le energie, conoscenze e capacità in questo nuovo progetto di business, legato al mondo dei designer autoproduttori.
Grazie alla consolidata esperienza professionale maturata nell’ambito della fotografia, Marta e Piero hanno deciso di sviluppare una collezione di prodotti che, attraverso l’alta qualità delle immagini, declinasse la “fotografia” in maniera inusuale. La strada dell’autoproduzione è stata determinante, perché portare avanti un simile progetto ha implicato – dice Piero – sviluppare uno stile proprio, un pensiero forte, che solo un workflow artigianale può consentirne il successo.