creativi e autoproduzione
IL PROGETTO SPERIMENTALE DI ALFIO CICALA
Il design autoprodotto, ma un po’ tutto il fenomeno dell’autoproduzione, che oggi vede come protagonisti i progettisti di svariati settori, è un fenomeno che nacque negli anni 70, ma che allora non partì perché c’era un’industria florida. Oggi la crisi è stato l’elemento scatenante di una nuova generazione di designer autoproduttori, che però sono stati colti impreparati sicuramente nel campo del fare impresa e nelle tecniche di vendita.
Una strada possibile per colmare queste lacune è un’alleanza con la rete dei negozi di arredamento e design, anche loro assai delusi dall’incapacità dell’industrie di affrontare la crisi.
A Catania c’è un designer autoproduttore che da tempo sta lavorando per creare un prototipo produttivo commerciale selezionando autoproduttori virtuosi e commercianti visionari. E’ Alfio Cicala, classe ’57, una grande capacità di ascolto e di mediazione ma anche una forte volontà di attuare un processo di rinnovamento del design in Sicilia. L’anno di nascita di Alfio lo colloca fuori dalla cerchia dei giovani design, ma ha una grinta e una determinazione che non ha età. E’ un fattivo e concreto punto di riferimento per il territorio, ed un interlocutore rispettato sia dai colleghi autoproduttori che dai commercianti, anche quelli più blasonati.
Ha promosso e realizzato diverse occasioni per la promozione degli autoproduttori e il format su cui sta lavorando e perfezionando, DESIGN, WHAT’S UP?, che sta portando avanti con l’associazione 2Cworkshopdesign e la Fondazione Ordine degli Architetti, P.P.C. di Catania, in collaborazione con Tito D’Emilio s.r.l., primo imprenditore italiano a ricevere il “Compasso d’Oro” alla carriera nel settore della distribuzione, il più antico, ambito e prestigioso riconoscimento al design assegnato dalla Giuria internazionale ADI.
Alfio sa essere anche riservato, e spesso antepone al suo brand e ai suoi prodotti, l’associazione 2Cworkshopdesign (visita il sito internet) con la quale è riuscito a creare un ponte virtuale e virtuoso tra la Sicilia e la Calabria. Ecco il sud che vince e che ci piace.
Angelo Soldani